Maurizio Guarino è nato a Roma nel 1958 e vive a Prato da circa 40 anni. La passione per la fotografia nasce negli anni 80.
Formazione da autodidatta sulle tante riviste fotografiche che circolavano in quel tempo, un uso amatoriale, e attenzione ai grandi temi sociali di quegli anni, dove la fotografia era occasione per costruire una memoria e testimoniare la presenza.
Oggi, dopo un lungo percorso di studio autoriale, la lettura e visione di tante immagini, il costante confronto con professionisti, oggi amici, propone una fotografia più consapevole, rivolta a storie sociali, con lo sguardo alle situazioni che spesso dimentichiamo perché ai margini di quella che noi consideriamo la nostra normalità.
Luoghi che spaventano per le poche speranze che accompagnano la malattia grave, il dolore, l'assenza.
Il centro del suo pensiero fotografico è la storia, con rispetto verso chiunque entri nell'immagine, con il superamento delle regole visive di questo genere di fotografie, con il coraggio di andare oltre e provare, mai per creare effetti ma solo per raccontare meglio, per rendere ogni immagine una parte della storia, che racconti con leggerezza poetica, che lasci allo spettatore il tempo e lo spazio per domande, dubbi, riflessioni e perché no a speranze.
Riconoscimenti:
2023 con il lavoro "A mezzo metro da terra" sull'autismo adulto
- Premio per il reportage " Fosco Maraini" - Castelnuovo Garfagnana
- Premio speciale "Totem e tabù" - Colorno
Mostre:
2022 - Bibbiena (nell'ambito del circuito off) con il lavoro "Via di Mezzo".
2023 - Castelnuovo Garfagnana con il lavoro "Via di Mezzo".
2024
- Venezia Forte Marghera - nell'ambito di Percorsi di Visione con "Meduse" lavoro sulla disabilità motoria.
- Lodi - nell'abito del circuito Off del Festival della Fotografia Etica) con "Numeri Primi", lavoro sulla disabilità
neuropsichica.
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